POR FESR: tanti soldi all’efficienza energetica delle Piccole e Medie Imprese – Ecco i principali bandi
POR-FESR? OK!
Parole misteriose? Codice fiscale? Frase in lingua turca? Nulla di tutto ciò, non allarmatevi, anzi rallegratevi perché dietro questa (ancora per poco) sconosciuta sequela di lettere si cela una ben più interessante opportunità di risparmio ed efficientamento energetico che l’Unione Europea, di concerto con le diverse Regioni italiane, offre alle Piccole e Medie Imprese (PMI).
Programmi Operativi Regionali e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale: cosa sono e a chi si rivolgono
Allora, facciamo un passo per volta e vediamo meglio di cosa stiamo parlando.
Intanto spieghiamo il significato dell’acronimo:
- POR sta per Programma Operativo della Regione, per avere un esempio relativo alla Regione Lazio si può visitare direttamente questo sito;
- FESR sta per Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Svelato l’arcano dell’acronimo, vi diciamo subito che ciascuna Regione, attraverso un proprio POR FESR, descrive la strategia e definisce gli strumenti per contribuire alla realizzazione della cosiddetta Strategia Europa 2020, cioè la ricerca di una crescita sostenibile ad ogni livello, vale a dire economico, sociale e territoriale.
Detto ancora più… in soldoni, proprio di questi si tratta! In sostanza, la singola Regione prepara il suo Programma Operativo (che può scadere fino al 2020), poi lo sottopone all’Unione Europea e questa, ravvisando eventuali modifiche e/o integrazioni, lo cofinanzia, mettendo a disposizione fondi comunitari.
L’intero apparato pone al centro del progetto l’occupazione e l’incremento delle potenzialità lavorative quindi in Italia, per come è strutturata la produttività industriale e manifatturiera, i principali soggetti sono le Piccole e Medie Imprese.
Le aree macro-tematiche che possono usufruire del finanziamento sono:
Asse 1 Ricerca e innovazione;
Asse 2 Digitalizzazione;
Asse 3 Competitività;
Asse 4 Sostenibilità energetica e mobilità;
Asse 5 Prevenzione del rischio idrogeologico;
Assistenza Tecnica.
Dai POR-FESR molti soldi e aiuti alle PMI che migliorano la propria efficienza energetica
In questa sede, l’area d’interesse è la quarta, ovvero la sostenibilità energetica.
Come detto, i principali fruitori delle agevolazioni previste dall’Unione Europea e dalle Regioni sono (e saranno almeno fino al 2020) le PMI.
Quindi, se leggete questo articolo e siete titolari di una società a responsabilità limitata, di una piccola azienda, o anche liberi professionisti o autonomi, ora sapete che da oggi fino al 2020 potete godere di enormi vantaggi e benefici economici per la sostenibilità energetica – e non solo – della vostra organizzazione.
Non vi resta che leggere i bandi della Regione di competenza e prima o poi troverete delle allettanti opportunità per migliorare a costi bassissimi l’efficienza energetica delle attività aziendali. Secondo il caso, e facendo solo qualche esempio, si possono trovare offerte che coprono dal 30% al 65% dell’intera spesa di efficientamento energetico, somme elargite a fondo perduto per l’ammodernamento del parco caldaie, sovvenzionamenti per l’installazione di impianti di cogenerazione, agevolazioni per tutto quel che concerne la riduzione delle emissioni serra, la coibentazione degli involucri e così via per un’infinità di interventi accomunati dal fattore comune di migliorare i consumi energetici e ridurre gli impatti ambientali legati alla produttività.
ENEA fornisce un archivio aggiornato dei bandi regionali relativi all’efficienza energetica delle Piccole e Medie Imprese
ENEA, tramite l’Osservatorio delle Politiche Energetico-Ambientali Regionali e Locali, ha implementato un portale web sul quale è possibile visionare i principali bandi regionali per ottenere le agevolazioni previste per l’efficientamento energetico.
Solo nel 2017 ne sono stati finora emanati 6, ma è consigliabile consultare anche gli altri 44, pur se meno recenti, per due motivi: il primo è che alcuni bandi sono tuttora in essere, il secondo è che spesso, di anno in anno, molti bandi scaduti sono reiterati, non di rado senza sostanziali modifiche ed integrazioni.
È sempre utile ripetere, poi, che la finestra temporale di ciascun bando, in teoria, può arrivare fino al 2020, quindi se anche al momento una PMI non è riuscita a mobilitare il budget necessario o non dovesse prevedere interventi di efficientamento energetico, ha ancora tutto il tempo di stilare una tranquilla pianificazione, meglio se insieme ad un consulente energetico, non avrà che da guadagnarci!
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