Efficienza energetica della propria abitazione: ecco cosa dicono gli italiani

 

 

Gli italiani e l’efficienza energetica della propria abitazione…Che tipo di rapporto c’è e come viene percepito?

A queste – ed altre – domande risponde un’indagine statistica condotta da una delle migliori organizzazioni specializzate nelle ricerche sul settore dell’efficientamento energetico: la E.ON, la quale, a dire il vero, da un lato conferma alcune aspettative, da un altro ci stupisce un po’… ma vediamo insieme quali sono le risultanze.

 

Efficienza energetica: 4 italiani proprietari immobiliari su 10 la vogliono attuare

Lo studio condotto su diverse migliaia di cittadini italiani ha evidenziato che circa il 40% del campione interpellato vuole – o vorrebbe, avendo a disposizione il budget necessario – migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione.

Come leggere questi dati?

La nostra interpretazione è che, tutto sommato, si tratta di una rilevanza positiva, che dimostra un certo livello di sensibilizzazione alla tematica dell’efficienza energetica raggiunto da buona parte dei nostri connazionali: quelli già pronti ad effettuare degli interventi di ristrutturazione significativi, pur di rendere la propria casa un luogo dove vivere bene stando anche attenti alla riduzione dei consumi e agli sprechi di energia. Ciò è anche una conferma degli ottimi risultati fin qui raggiunti dall’Italia, come si diceva in un altro nostro articolo.

 

Resta il fatto che se un bicchiere è pieno al 40% allora vuol dire che è vuoto per il restante 60%. Pure qui, molte potrebbero essere le chiavi di lettura, fra le tante ci sentiamo di ipotizzarne due.

La prima chiave è che bisogna continuare la campagna di sensibilizzazione, aumentando se possibile gli investimenti e gli strumenti di incentivazione, poiché è sicuro che si avrà un importante ritorno di risultati, come ci sta suggerendo proprio la ricerca di E.ON. Occorre che aumenti la quota parte della popolazione che… vorrebbe attuare interventi di miglioramento dell’efficienza energetica ma non può per motivi meramente economici.

La seconda chiave di lettura potrebbe risiedere nel fatto che, compresa nel grande spicchio del 60% del campione, c’è una buona quantità di inquilini già ora sufficientemente soddisfatti del grado di comfort e risparmio energetico raggiunto dalla propria abitazione, magari perché questa è di recente costruzione oppure è dotata di dispositivi di domotica ed automazione che fanno percepire un elevato livello della qualità dell’abitare

 

 

Domotica e tecnologia immobiliare: grande soddisfazione per quasi 9 italiani su 10

Un’altra domanda dell’indagine era sulla soddisfazione percepita dalla tecnologia direttamente o indirettamente presente nella propria abitazione.

Le risposte sono state pressoché unanimi: l’87% del campione ha espresso un alto valore di soddisfazione proveniente dall’utilizzo di dispositivi hi-tech, impianti di ultima generazione, elementi di domotica, applicazioni wi-fi e così via…

In questo caso ci sentiamo di dire che, sovente, sono sufficienti piccoli o medi investimenti per avere subito vantaggi sensibili e importanti in termini di facilitazione delle attività ed operazioni routinarie o quotidiane da svolgere in casa. Un punto a favore anche della sicurezza e del monitoraggio di eventuali rischi sempre in agguato fra le mura domestiche.

L’avvento degli smartphone e la possibilità di “mettere in rete” dispositivi come lavatrici, frigoriferi, condizionatori, irrigatori, caldaie e molti altri elementi di impiantistica ha senz’altro contribuito moltissimo ad innalzare la percentuale di risposte positive al sondaggio.

Non altrettanto, invece, si può dire per le previsioni sulla mobilità urbana e sull’utilizzo di fonti alternative e sostenibili di energia

 

 

Mobilità urbana e fonti di energia: luci e ombre

Sempre nell’ambito della stessa ricerca, rispettivamente il 45% e (solo) il 20% degli italiani prevede un forte aumento della sostenibilità urbana e un ricorso significativo alle fonti rinnovabili di energia.

Il primo dato è abbastanza positivo, forse perché caldeggiato da un concreto riscontro fin d’ ora visibile: i veicoli elettrici e la mobilità condivisa (car sharing) stanno prendendo piede a Roma, Milano, Bologna, Torino e nelle principali città della Penisola.

Non altrettanto sembra potersi dire dell’utilizzo di fonti verdi di energia, forse per un diffuso pessimismo dovuto – è un’ipotesi! – alla cronica diffidenza degli italiani nei confronti delle istituzioni e di chi deve prendere decisioni a favore del bene pubblico.

 

Siete d’accordo con le risposte del campione? Volete dire la vostra?
Forniteci un vostro parere, feedback o qualsiasi altra comunicazione. Saremo ben lieti di accogliervi, contattateci senza esitazione!

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