Edilizia verde e coperture vegetali: riqualificare a verde terrazzi, tetti e balconi migliora le prestazioni energetiche dell’edificio

 

Edilizia vegetale, si potrebbe coniare un neologismo per definire quella branca della bioarchitettura che fa progettazione innovativa, utilizzando specie arboree e piante alla stregua di elementi costruttivi per migliorare, oltre all’estetica del palazzo e alla qualità dell’ambiente, anche l’efficienza energetica in generale.

 

Edilizia verde e coperture vegetali: dai ricercatori Enea la dimostrazione dell’importanza del verde sulle superfici dei fabbricati

Enea ha messo a punto un progetto innovativo nell’ambito dell’edilizia sostenibile che, nelle sue declinazioni più virtuose, permetterebbe di far conseguire cospicui risparmi di energia quantificabili in circa il quindici per cento dell’importo in bolletta elettrica e picchi del quaranta per cento sotto forma di riduzione  della dispersione di energia termica dall’interno degli ambienti domestici verso l’esterno.

 

In cosa consiste, tale studio? L’oggetto principale è una sorta di muro o facciata vegetale, interpretando il discorso fatto in occasione della presentazione ufficiale da parte del Project Manager  Carlo Alberto Campiotti, del Dipartimento Unità per l’efficienza energetica.

La realtà, chiaramente, è un po’ più complessa, poiché detta parete costituisce un insieme articolato che coinvolge il tetto e la facciata del palazzo tramite una struttura verticale installata ex novo a una cinquantina di centimetri dall’involucro di un edificio standardizzato, appositamente costruito nel centro ricerche della Casaccia. Il progetto ha analizzato, misurato e elaborato i dati inerenti all’insieme costituito dalla struttura ricoperta di essenze vegetali, gli scambi termici e di energia, il microclima al contorno e la qualità della vita abitativa nell’immobile al mutare delle piante utilizzate e della configurazione del sistema casa/struttura vegetale.

 

Le risultanze sono state fin qui molto positive: la copertura vegetale crea una vera e propria barriera isolante, mitigando i surplus di calore estivi e assorbendo una notevole percentuale dell’irradiazione solare .

Tutto ciò è dovuto in massima parte al fenomeno fisico conosciuto come evapotraspirazione vegetale ad opera delle foglie appartenenti alle specie botaniche presenti nella struttura. Durante tale processo viene dissipata una ingente quantità di calore, che così non può accumularsi all’interno del palazzo.

 

Per quantificare, nella stagione estiva la copertura vegetale fa risparmiare fino al quindici per cento dell’energia necessaria per il raffrescamento, abbassando anche di tre gradi la temperatura nei vani dell’abitazione rispetto ad una configurazione priva di barriere verdi.

Durante la stagione invernale si riesce a risparmiare anche il dieci per cento sui costi di riscaldamento, non per l’evapotraspirazione ma per un altro fenomeno fisico naturale, detto effetto camino, che si instaura nell’intercapedine tra l’involucro e la parete vegetale; favorendo un flusso d’aria spontaneo che asciuga l’umidità e abbassa la dispersione di calore in atmosfera dell’appartamento.

 

Edilizia verde e coperture vegetali: energia sostenibile in ogni stagione

La scelta delle essenze vegetali da usare come sistemi di copertura deve andare a favore di stabilità, omogeneità e continuità, ragione principale per la quale sono privilegiate le specie rampicanti e sempreverdi.

 

Sempre nello sviluppo del progetto Enea sono state poste a confronto le diverse piante capaci di migliorare nel contempo, l’isolamento termico ed acustico e le proprietà di ruscellamento.

Alla fine del test, sono state delineate delle soluzioni intelligenti capaci di offrire benefici sia agli inquilini sia ad intere comunità. La copertura a verde di tetti, facciate e muri nei mesi caldi mitiga il fenomeno delle isole di calore e riduce almeno del dieci per cento il fabbisogno elettrico comunale mentre nei mesi freddi contiene la portata – in tutti i sensi – delle cosiddette bombe d’acqua arrivando a drenare perfino il cinquanta per cento delle precipitazioni atmosferiche.

 

Per ultimo, ma non di secondaria importanza, va detto che le piante (quali esse siano) elevano il livello della qualità dell’aria e riducono l’inquinamento.

 

Edilizia verde e coperture vegetali: flessibilità di utilizzo in tutti i tipi di ambienti

Nelle applicazioni previste da Enea si possono utilizzare tre diverse tipologie di coperture vegetali:

copertura estensiva;

copertura intensiva leggera;

copertura intensiva.

 

Ciò che le distingue è essenzialmente il carico statico che deve essere ancorato alla sottostruttura portante, che oscilla da un minimo di cento a un massimo di mille chilogrammi al metro quadrato.

Le coperture estensive sono realizzate con essenze vegetali facilmente gestibili e ben si adattano a facciate verticali e/0 spioventi per la loro leggerezza.

Le coperture intensive esigono la piantumazione di specie arboree più grandi e pesanti per cui necessitano di maggior manutenzione.

Dureranno ancora mesi (forse più) le ricerche sulle molte specie autoctone da valutare nella copertura dei diversi fabbricati urbani al variare delle condizioni meteo, ambientali e di adattabilità in generale per trovare il miglior compromesso.

 

In ogni caso, per quel che riguarda la realtà italiana, è già concreta la possibilità di usufruire del green bonus (bonus verde), che prevede il rimborso del trentasei per cento delle spese sostenute per la riqualificazione delle aree verdi di unità immobiliari singole e condominiali.

Da parte nostra, suggeriamo di non farvi scappare una simile opportunità, tanto più se va a supporto di interventi di ristrutturazione edilizia e/o di miglioramento delle prestazione energetica, attestabile con la certificazione APE.

 

Vi invitiamo, come di consueto, a comunicarci eventuali considerazioni o suggerimenti al riguardo, saremo lieti di esaminare qualsiasi aspetto!

Fateci pervenire vostri commenti, considerazioni e richieste di pareri.

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