Fondazioni di casa: come verificare se sono ben isolate e quali sono gli interventi in caso di danneggiamento

 

 

Le fondazioni sono la parte più importante e sollecitata di un edificio in quanto non solo devono sostenere l’intero carico statico ma rimangono anche a contatto con il terreno e l’umidità per tutta la vita d’esercizio. Per questo motivo occorre verificarne, almeno alcune volte nell’arco della vita utile della struttura, l’integrità, e accorgersi tempestivamente di eventuali danneggiamenti o segni di sofferenza. Ci sono in ballo molti aspetti, appunto, fondamentali, dall’efficienza energetica e salubrità fino alla vera e propria stabilità del fabbricato.

 

Le principali cose da sapere sulla corretta progettazione delle fondazioni di un edificio

Il primo e imprescindibile obiettivo di chi progetta le fondazioni di un palazzo è, ovviamente, la capacità portante, al netto di un appropriato margine di sicurezza.

La norma vuole che negli edifici moderni il dimensionamento e la scelta del tipo di fondazione sia opera di uno strutturista specializzato, che deve tenere conto sia dei carichi permanenti sia di quelli accidentali, facendo in modo che la posa del manufatto rimanga in armonia col terreno all’intorno.

 

Il compito del progettista, però, non può esaurirsi così: quella è la sola componente per così dire “necessaria” mentre occorre ancora considerare quella “sufficiente” ossia assicurare un comportamento il più possibile omogeneo e conservativo nel tempo al sistema edificio/fondazione/terreno.

In questo caso, le insidie maggiori sono costituite dai cedimenti differenziali e dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e termiche degli elementi costruttivi delle fondazioni.

 

Per soddisfare tutte le esigenze, quindi, occorre pianificare ed eseguire, prima ancora della progettazione esecutiva, una serie di indagini geotecniche volte ad acquisire i parametri principali che rappresentano le proprietà fisiche, chimiche e idrogeologiche del cosiddetto bulbo di terreno interessato dalla fondazione.

Solo dopo tali accertamenti è possibile decidere la corretta tipologia di fondazione, definire estensione e profondità e disegnare la giusta collocazione delle armature.
Per quel che riguarda la conservazione nel tempo delle qualità meccaniche di progetto, è fondamentale operare, nella fase stessa di costruzione, un corretto isolamento delle fondazioni. Quest’ultimo svolge il vitale compito di prevenire il verificarsi di infiltrazioni d’acqua, muffe, screpolature, macchie, condense, fessure o lesioni anche di più grave entità, che vanno a deteriorare dapprima la capacità termoisolante e poi, progressivamente, perfino la portanza della fondazione.

 

Come sapere se è stato eseguito un corretto isolamento delle fondazioni

In genere, un corretto isolamento è eseguito con una delle seguenti due tecniche:

  1. Realizzazione di intercapedini areate lungo il perimetro dell’edificio. Consiste nella posa di muri verticali esterni in cemento armato a distanza di circa cinquanta centimetri dai muri di fondazione. In questo modo si confina internamente la fondazione, che rimane in un ambiente protetto dall’aggressione di agenti chimici del terreno e dall’infiltrazione di acqua dalle falde circostanti. Lo spazio fra i due muri non solo preserva le condizioni di sicurezza strutturale dal degrado ma favorisce anche  l’evaporazione dell’umidità, per lo stesso fenomeno descritto in questo articolo sulle facciate ventilate, per cui mantiene intatte le caratteristiche termoisolanti delle fondazioni.
  2. Creazione di una barriera impermeabile lungo tutte le fondazioni. Si mette in atto posando delle membrane impermeabili armate, usualmente di materiale bituminoso o geotessile. La scelta del materiale è di primaria importanza, poiché deve resistere nel tempo al carico idraulico, alla formazione e pressione di radici e all’azione di agenti chimici e organici presenti nel terreno.
    Uno dei punti critici di questa tecnica è la dipendenza dall’abilità dei posatori in quanto è decisiva la perfetta aderenza delle membrane bituminose alla fondazione, quasi come se dovessero formare una seconda superficie. Per tale motivo sarebbe opportuno installare due membrane sovrapposte per essere maggiormente sicuri del grado di impermeabilizzazione.

 

In entrambi i casi deve essere installato un efficiente sistema di drenaggio, di norma consistente in un tubo con finestre nella parte superiore, intorno al quale si pratica un filtro composto da ghiaie o inerti di grande granulometria. Tale sistema corriva le acque di falda e quelle piovane e le convoglia verso le fognature, allontanandole dalle fondazioni.
Tutto ciò detto, se la progettazione e l’esecuzione dell’isolamento delle fondazioni sono state fatte a regola d’arte, queste non devono presentare ponti termici, risalite capillari di umidità, danni da percolamento, macchie o condense, screpolature, fessure o lesioni anche peggiori.

 

Cosa fare se si sospetta un cattivo isolamento delle fondazioni?

La nostra esperienza ci dice che quando nella propria abitazione si sono già riscontrate problematiche come quelle appena esposte, le fondazioni (se sono state fatte perché fino agli anni ‘40 ‘50 non era neanche obbligatorio realizzarle) lamentano delle carenze progettuali o esecutive e devono essere sottoposte a interventi di consolidamento e restauro.

 

Le tecniche prima illustrate sono applicate in modo ottimale durante la costruzione ex novo di un edificio mentre risultano meno risolutive quando interessano le preesistenze, in particolare le strutture datate e/o completamente sprovviste di isolamento o impermeabilizzazione.

Esistono comunque diverse opzioni tra le quali scegliere, come il jet-grounding, ossia l’iniezione di resine e materiali sintetici nel terreno o anche nelle murature, in modo da realizzare una vera e propria contro parete interna (anziché esterna, che nella maggioranza dei casi è disagevole o poco conveniente praticare) ai muri del fabbricato. Delle volte può rendersi addirittura necessario installare dei martinetti idraulici provvisori su cui far gravitare l’intero palazzo mentre si provvede a ricostruire da capo la fondazione (o parte di essa) lesionata.
La realtà è che ogni singola situazione deve essere valutata da un esperto competente con la massima cura per progettare il migliore intervento di ristrutturazione possibile, anche alla luce delle attuali norme che incentivano, ad esempio, i lavori di adeguamento sismico.

 

Vi invitiamo, come di consueto, a comunicarci eventuali considerazioni o suggerimenti al riguardo, saremo lieti di esaminare qualsiasi aspetto!

Fateci pervenire vostri commenti, considerazioni e richieste di pareri.

Potete seguire tutti i nostri aggiornamenti di settore sulla pagina Facebook, Linkedin, Google+, Instagram o Twitter.

In questa sezione, altresì, potrete consultare l’intero archivio delle nostre notizie.


Lo Studio                       Servizi                                                                                       Contatti
Home                                        Ristrutturazione casa             Pratiche, consulenza e supporto                             MEA Studio Roma
Chi Siamo                                  Interior Design                      Prestazione Energetica                                            Tel. 06/4180496
Contatti                                     Edilizia C.R.C.                         Sicurezza                                                                 Fax 06/4180496studio-mea-logo
Dove trovarci                             Edilizia I.T.S.                           Consolidamento e restauro                                     E-mail: info@studiomea.it